a cura di Alessandro Rizzo
In un’ anonima ed annoiata cittadina della Louisiana, Springrace,
un bar senza pretese, il Fort Cofee, gestito da un barista che mai
avrebbe vinto il titolo di “barman dell’anno”, diventa teatro
di un incontro tra uno sfacciato ma intraprendente venticinquenne,
Vernon, cresciuto col mito di Elvis inculcatogli dai nonni, e
l’anziano Nora Lives il quale, a dispetto dei numerosi segni
lasciati in bella mostra sul suo corpo dall’incedere inesorabile
del tempo, si spaccia per un trentaseienne.
Nonostante il divario non solo generazionale che separa i personaggi,
sin dalle prime pirotecniche battute e offese che rimbalzano tra i
due, risulta evidente che una reciproca simpatia farà da collante ad
un’ inverosimile quanto spontanea amicizia che si cementerà sempre
di più durante un viaggio che i due decidono di intraprendere.
Obiettivo dichiarato di tale avventura è Memphis, dove il giovane
esprime il desiderio di voler deporre sulla tomba del “Re del
rock’n roll” Elvis Presley una foto dei nonni.
Tra mirabolanti avventure, alimentate dall’animosità insospettata
ed insospettabile del vecchio, il quale trova nel ragazzo una spalla
ideale per realizzare i suoi progetti per troppo tempo accantonati in
attesa del catalizzatore giusto, fornitogli dalla gioviale compagnia
dell’amico, va in scena un romanzo in perfetto stile “on the
road”, con sorprese e colpi di scena che, raccontati con uno stile
discorsivo e mai inutilmente sofisticato, portano il lettore a
chiedersi continuamente “cosa succederà adesso?”.
Preparatevi a partire quindi: la splendida e folgorante De Tomaso
Pantera del ’71, che sbuca inaspettatamente dal garage del
“diversamente giovane” protagonista, vi attende per accompagnarvi
in questo magnifico viaggio nella periferia americana, sullo sfondo
della vita e delle vicende vissute dal mitico Re del rock ‘n roll
in persona e con sorprese e colpi di scena degni del più emozionante
dei thriller.
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