UNA SCRITTURA PREZIOSA PER ANDARE OLTRE L'UNIVERSO DONNA
di Maria Letizia Pecoraro
Se dovessi affidare ad una sola parola la descrizione di questo romanzo di Carmen De Stasio, direi, senza ombra di dubbio, che "Oltre la nausea" è donna; e uso, per sottolineare il concetto, il corsivo, come spesso fa, nel corso della narrazione, l'autrice, la quale modula stilisticamente e graficamente l'altalenarsi delle emozioni che porge al lettore con una scrittura antica, preziosa, ricca di un garbo d'altri tempi senza cadere, per questo, nella leziosità o nell'arroganza erudita.
Con
un'eccezione alla liceità del significato delle parole, sento di
poter affermare che questo romanzo non è semplicemente la
descrizione di un universo femminile che di fatto emerge, prepotente,
ad una primissima impressione, ma è, esso stesso, donna,
con una precisa identità di genere che fa parlare di sé l' anima in
prima persona.
La
donna che attraversa le pagine di questo romanzo, è l'incarnazione
della figura femminile per eccellenza: colei che vive, oltreché
nella quotidianità, soprattutto nel mondo variegato e vasto
dell'interiorità; colei che supera l'ordinario delle relazioni
affettive, donando loro dignità, presenza, concretezza - sembra un
paradosso - nella fantasiosa vitalità del pensiero.
In
questo mondo fantastico e intimissimo anche gli oggetti, alcuni
eletti tra altri, assumono una dimensione propria, divenendo
personalissimi amuleti da esibire alla vita, quando essa riserva
colpi bassi, cattivi o banalmente ordinari.
L'autrice
descrive, con dolcissima malinconia, la propensione di ogni donna a
rielaborare gli eventi che seminano l'esistenza, in chiave
consolatoria, appagante, risarcitoria rispetto alla loro reale
valenza. Ma non dimentica di sottolineare come, ciascuna di noi,
anche nel punto più alto del più esaltante volo pindarico, si
sdoppi e rimanga a guardarsi pieroettare nell'animo, consapevole di
quanto lontana sia la realtà e di quanto solitaria, a volte, possa
essere la vita di una donna.
Dea,
la protagonista, è una donna di grande valore e capacità
professionali, di elegante bellezza ma di scarsa consapevolezza che,
ad un certo punto della sua vita, si ritrova sola, avendo avuto al
suo fianco, come spesso accade, persone inadeguate, incomplete o
miopi, incapaci di guardare fuori da se stesse, non cogliendo che
spesso nella sintonia e nella sinfonia con gli altri si trova la vera
natura dell'io.
Carmen
De Stasio ha donato vita ad un mondo sommerso, silenzioso, abitato da
emozioni, sussurri, inquietudini. Ha regalato corporeità agli
ectoplasmi che si incontrano ad ogni angolo del cuore, dell'animo
delle donne, le quali assolvono al ruolo assegnato loro nella
società, pur coltivando, dentro sè un piccolo giardino segreto.
Questo
libro è un regalo da fare a noi stessi (senza distinzione di genere,
stavolta) perché offre la chiave dello scrigno che ognuno di noi
custodisce in sé.
Carmen De Stasio nasce a Barletta una domenica d’estate alle dieci
del mattino. Le sue origini si riconducono ad una perfetta miscellanea
tra Campania e Puglia. Accanto all'attività di docente di
lingua e letteratura inglese nei Licei, svolge un'intensa attività di
operatrice culturale.
Da anni collabora con testate giornalistiche con articoli e
recensioni di ambito culturale ed artistico e attualmente presiede
l’associazione culturale “Via Media” di Brindisi.Si interessa attivamente di Futurismo, Post-Futurismo e Singlossia, per cui ha all'attivo alcuni scritti (di recente ha pubblicato il saggio “Il segno Futurista - Una versatile prospettiva culturale” - nel volume Futurismo oltre i futuristi, Nemapress Ed., Sassari, Roma).
Ha sviluppato diverse ricerche confluite in conferenze e seminari sui processi letterari ed artistici contemporanei.
La sua presenza è riscontrabile anche nella cultura teatrale e musicale in veste di “reader” ne “L'Orlando Innamorato” con la Compagnia ScenaSpazioStudio; con l’Orchestra Tito Schipa Ensemble, l’Orchestra ArteCetra, l’Orchestra Caelium, e la Jazz Band del Maestro Luigi Bubbico.
Ha prestato la sua voce al docu-film “L'Aeroporto Fantasma” del regista Giuseppe Ferrara.
"Oltre la nausea" è il suo primo romanzo.
IL SUO PRIMO ROMANZO
Titolo: Oltre la nausea
Genere: Narrativa
Pagine128
Casa Editrice: Il Raggio Verde Edizioni
Data di pubblicazione: 2009
Genere: Narrativa
Pagine128
Casa Editrice: Il Raggio Verde Edizioni
Data di pubblicazione: 2009
Arte e letteratura si fondono tra le pagine del romanzo “Oltre la nausea” di Carmen De Stasio, pubblicato per i tipi de Il Raggio Verde edizioni.
La presentazione si svolgerà a Brindisi nella splendida cornice di palazzo Nervegna Sabato 19 dicembre 2009, ore 17,00 alla presenza del Primo Cittadino di Brindisi On. Domenico Mennitti, dell’archeologo Pierfranco Bruni direttore del MiBAC e curatore della prefazione, Giusy Petracca presidente de Il Raggio Verde edizioni.
L’evento, coordinato dal giornalista Renato Rubino, si avvarrà della partecipazione dell’artista Marina Corazziari, designer e creatrice di monili splendidi come quello che impreziosisce la copertina del libro, quasi un rimando alla complessa personalità della protagonista del romanzo.
Una donna d’altri tempi chiusa nel suo mondo interiore “tutto una poesia” scrive l’autrice Carmen De Stasio docente di lingua e letteratura inglese nonché attivissima operatrice culturale.
Non è un caso la scelta del gioiello in copertina. Marina Corazziari con il suo stile eclettico "mediterraneo" fonde il neoetnico con il liberty, il barocco con il post-industriale - motivo tra l’altro del suo riconosciuto successo in Italia e all’estero –proprio come la protagonista del romanzo riunisce in sé i molteplici volti di una donna che “Sognava di grandi scelte del passato ed indossava i suoi sogni come fossero realtà.” Ma la vita si sa mette a dura prova.
“La vita dei personaggi che scorrono lungo il fiume di questo romanzo di Carmen De Stasio – si legge nella prefazione al testo curata da Pierfranco Bruni - sembrano non volersi misurare con l'orologio e tanto meno con una cronologia di eventi che, pur restando emozione e passioni, costruiscono una avventura. Personaggi che si affacciano sulla pagina bianca, che viene riempita di tocchi ancestrali di una luna che batte il suo fuoco su una cenere che nasconde il rosso delle danze consumate”.
Una scrittura densa che rivela la metafisicità dell’anima. “Gli echi che questo libro lancia sono una sfida. Una sfida che parte da una conchiglia bianca.
Ritornano come atmosfera e struttura i personaggi. Eccoli arrivare: Elda, Dea, Jannette, Gilbert, i pensieri, le musiche e poi gli altri personaggi che sono Sartre, Montand, de Beauvoir, Sagan…”
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